ORGANISMI
Aedes albopictus

La zanzara tigre Aedes albopictus (Diptera, Culicidae) è considerata una delle specie di zanzare più invasive degli ultimi anni. Questa zanzara, originaria del Sud-Est asiatico ha trovato condizioni ecologiche molto favorevoli al suo insediamento nel Sud dell’Europa, negli Stati Uniti ed in Brasile dove in pochi anni è riuscita a colonizzare vastissime regioni diventando la specie principale di zanzara presente.

La prima identificazione della zanzara tigra in Italia risale al 1990. Da allora questa specie ha esteso la sua distribuzione grazie alla sua capacità di adattamento alle variazioni stagionali e di utilizzo di micro-habitat per l’ovodeposizione. Ae. albopictus è vettore di numerose malattie virali quali il dengue, la febbre gialla, la febbre West Nile, la chikungunya e vari tipi di encefaliti. Nel 2007 Ae. albopictus ha causato in Italia un epidemia di chikungunya nella provincia di Ravenna, che ha coinvolto centinaia di persone.

Questa zanzara è considerata una seria minaccia per la salute pubblica come indicato nelle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità (Italia) e dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC). L’applicazione di programmi di controllo su larga scala, regionale o nazionale, richiede una dettagliata conoscenza delle dinamiche delle popolazioni naturali di questa zanzara.

Ad oggi Ae. albopictus non è stata ancora studiata a fondo e si hanno ancora poche informazioni circa la sua biologia, la sua genetica e la sua capacità di colonizzare un’ampia varietà di nicchie ecologiche.

Phlebotomus perniciosus

Il flebotomo Phlebotomus perniciosus (Diptera, Psychodidae) è il principale vettore nel vecchio mondo di Leishmania infantum (Kinetoplastida: Trypanosomatidae), il protozoo parassita che causa la leshmaniosi viscerale e cutanea nell’uomo e nel cane. Tale specie è anche vettore di numerosi arbovirus di interesse per la salute pubblica in Europa (Toscana Virus, Naples Virus, Sicilian Virus).

Descritto per la prima volta a Malta P. perniciosus è ampiamente distribuito in tutto il bacino Mediterraneo occidentale, dal Marocco alla Libia in Nord Africa e dal Portogallo alla Croazia in Europa, con il più importante focolaio endemico di Leishmaniosi viscerale umana e canina localizzato in Italia nella regione Campania. Le leishmaniosi sono malattie di grande interesse per la salute pubblica presenti in più di 80 paesi in tutto il mondo con un incidenza stimata di due milioni di nuovi casi ogni anno.

A causa di una endemicità in aumento e di circa 350 milioni di persone stimate a rischio di infezione le leishmaniosi stanno diventando un problema sanitario riemergente a livello globale. La principale strategia di controllo per i flebotomi è basata sugli insetticidi di sintesi chimica ma, così come per l’insorgenza di resistenza per le popolazioni di zanzare, anche per i flebotomi è presente il fenomeno della resistenza agli insetticidi; inoltre i flebotomi hanno meccanismi di detossificazione che possono portare all’insorgenza di resistenze multiple ad insetticidi. Tali fenomeni rendono quanto mai urgente lo sviluppo di nuovi metodi di controllo anche per questi insetti vettori.